Voltaire e la religione

I libri sacri nella biblioteca di Voltaire

Biblia. Breves in eadem annotationes, ex doctiss. interpretationibus, & Hebraicorum commentariis.
Biblia. Breves in eadem annotationes, ex doctiss. interpretationibus, & Hebraicorum commentariis.

Parigi, 1532. Frontespizio.

La Sacra Bibbia contenente l’Antico e il Nuovo Testamento.
La Sacra Bibbia contenente l’Antico e il Nuovo Testamento.

Parigi, 1730. Frontespizio.

Voltaire fece i suoi studi in un collegio di gesuiti. Diplomato ed in possesso di un’eccellente educazione, Voltaire non disponeva tuttavia che di mediocri conoscenze teologiche: fu negli anni tra il 1760 ed il 1770, in occasione della sua battaglia contro l’«Infame» (il fanatismo), che arricchì il suo pensiero con la lettura della Bibbia, dei Padri della Chiesa e dei teologi, acquisendo nella circostanza una grande quantità di libri che commentò e che alimentarono la sua critica nei confronti delle religioni radicate. All’interno della sua biblioteca si trovano numerose edizioni delle Sacre Scritture, tra cui una Bibbia commentata del 1532 (stampata dal celebre editore Robert Étienne: BV 1–229), e la prima edizione della Bibbia in francese, detta Bibbia di Lemaître de Sacy (edizione del 1730: BV 1–228).

Nella biblioteca si trovano anche edizioni separate dei libri dell’Antico Testamento in latino: l’Ecclésiaste, Il libro di Giobbe, I Salmi (edizione di Parigi del 1611), tre traduzioni in francese dei Salmi, tra cui quella edita a Ginevra nel 1756, il Salmo XII in versione tedesca ed Il libro del profeta Nahum in italiano. Vi sono anche l’Apocalisse con commentario di Bossuet (L’Aja, 1690) ed lI Nuovo Testamento nell’edizione di Amsterdam, con testi a fronte in greco ed in latino.

Tracce della sua lettura, i cosidetti marginalia, si rinvengono nella Bibbia del 1532, nel Nuovo Testamento con testo a fronte greco e latino, così come nella Bibbia del 1730. Ad esempio, Voltaire annota così un passaggio del secondo libro del Libro di Salomone (3.18):

«Perché se lui è veramente figlio di Dio, Dio ne prenderà la difesa e lo libererà dalle mani dei suoi nemici» e scrisse su un segnalibro posto a pagina 823 : «figlio/ di Dio/ vero senso di questa parola».

Biblia. Breves in eadem annotationes, ex doctiss. interpretationibus, & Hebraicorum commentariis.
Biblia. Breves in eadem annotationes, ex doctiss. interpretationibus, & Hebraicorum commentariis.

Parigi, 1532. Segnalibro senza note e cartiglio.

La Sacra Bibbia contenente l’Antico ed il N Nuovo Testamento.
La Sacra Bibbia contenente l’Antico ed il N Nuovo Testamento.

Parigi, 1730.
In alto sul segnalibro: “figlio / di Dio / vero senso / di questa parola”.

Nella biblioteca è presente, e cospicuamente annotata a margine da Voltaire, la celebre edizione della Bibbia in 25 volumi commentata da Augustin Calmet (Commentario letterale di tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento: BV 1–226). Come scrisse Vladimir Lublinsky, questa edizione comprende «il testo biblico pressoché integrale, nella sua interpretazione, letterale e dogmatica, autorizzata dalla Chiesa». Per esempio, nel commentario del Vangelo di Matteo, Voltaire rimarca con un tratto verticale a margine un frammento sull’espulsione dei mercanti dal tempio da parte di Gesù, ed evidenzia questo passaggio con un segnalibro riportante l’annotazione: «mercanti battuti».

Calmet Augustin. Commentario letterale di tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Calmet Augustin. Commentario letterale di tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Parigi, 1709-1734. Frontespizio.

Calmet Augustin. Commentario letterale di tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Calmet Augustin. Commentario letterale di tutti i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Parigi, 1709-1734. Segnalibro senza testo.

Calmet Augustin. Commentario letterale di tutti I libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.
Calmet Augustin. Commentario letterale di tutti I libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Parigo, 1709-1734. In alto sul segnalibro “Mercanti percossi”.

Nella biblioteca si trovano anche alcune opere dei Padri della Chiesa: citiamo in particolare le Opere complete di San Gerolamo (BV 1-22), tra le cui pagine Voltaire ha lasciato dei cartigli, il Contro Celso di Origene di Alessandria nella traduzione francese di Elie Bouhéreau (Amsterdam, 1700: BV 2–204), numerosi scritti di Sant’Agostino (le sue celebri Confessioni, edizione del 1737: BV 9 –146), La Città di Dio: BV 9–145), le Lettere (BV 1–9) ed altre opere meno conosciute, tra cui I Sermoni sul Nuovo Testamento (BV 1-10) ed I Sermoni sui sette salmi (BV 1–12). Così come gli scritti di Eusebio di Cesarea (Il Chronicon, Leyden, 1606: BV 1–233) e La Storia Ecclesiastica (versione francese di Cousin, Parigi, 1675: BV 2–233).

Hieronymus Stridonensis. Sancti Hieronymi Stridonensis Opera omnia cum notis et scholiis, variis item lectionibus…
Hieronymus Stridonensis. Sancti Hieronymi Stridonensis Opera omnia cum notis et scholiis, variis item lectionibus…

Francoforte sul Meno e Lipsia, 1684. Frontespizio.

Hieronymus Stridonensis. Sancti Hieronymi Stridonensis Opera omnia cum notis et scholiis, variis item lectionibus…
Hieronymus Stridonensis. Sancti Hieronymi Stridonensis Opera omnia cum notis et scholiis, variis item lectionibus…

Francoforte sul Meno e Lipsia, 1684. Cartigli.

Origene. Trattato di Origene contro Celso, o Difesa della religione cristiana contro le accuse dei pagani.
Origene. Trattato di Origene contro Celso, o Difesa della religione cristiana contro le accuse dei pagani.

Amsterdam, 1700. Frontespizio.

Aurelio Agostino d’Ippona. Le Confessioni di Sant’Agostino.
Aurelio Agostino d’Ippona. Le Confessioni di Sant’Agostino.

Parigi, 1737.

Sant’Agostino. La città di Dio.
Sant’Agostino. La città di Dio.

Parigi, 1665-1667. Frontespizio.

I Sermoni di Sant’Agostino sul Nuovo Testamento.
I Sermoni di Sant’Agostino sul Nuovo Testamento.

Parigi, 1700. Frontespizio.

Sermoni di Sant’Agostino sui sette salmi della penitenza.
Sermoni di Sant’Agostino sui sette salmi della penitenza.

Parigi, 1661. Frontespizio.

Eusebius Pamphili. Thesaurus temporum.
Eusebius Pamphili. Thesaurus temporum.

Lugduni (Lione), 1606. Frontespizio.

Eusebio di Cesarea. Storia della Chiesa, scritta da Eusebio, vescovo di Cesarea.
Eusebio di Cesarea. Storia della Chiesa, scritta da Eusebio, vescovo di Cesarea.

Parigi, 1675. Frontespizio.

Se gli scrittori dei primi secoli del cristianesimo vi sono molto ben rappresentati, teologi e filosofi di epoche successive lo sono molto meno: tra i principali teologi e filosofi del Medio Evo vi compare infatti soltanto Tommaso d’Aquino con la sua Summa Teologica (edizione di Lione del 1738 : BV 1–238).

Nel criticare il fanatismo della religione cristiana, Voltaire ne ricerca un’alternativa. Come molti altri nel corso del XVIII secolo, allorché si diffuse la moda della Cina, anche lui si interessò in modo particolare alla Cina ed alla sua religione, il confucianesimo. Per Voltaire, la Cina ed il confucianesimo sono infatti esempi di tolleranza filosofica: non è un caso che la biblioteca di Voltaire contenga una presentazione della religione confuciana, il libro Confusius Sinarum philosophus (P., 1687: BV 5–252) ed il libro Chou-King, il libro sacro dei Cinesi, opera raccolta da Confucio (Parigi, 1770) con tracce di lettura (BV 9–255).

Se il confucianesimo rappresenta per Voltaire un modello di tolleranza, l’Islam ed il giudaismo sono invece considerate religioni di fanatismo. La biblioteca di Voltaire possiede un Corano in inglese con tracce di lettura, annotazioni e segnalibri (BV 9–257). Un segnalibro annotato è dedicato al problema del monoteismo, con un Voltaire velatamente polemico nei confronti del cristianesimo (Dio/ è l’essere eterno/ non ha figli/ nè padre/nulla/assomiglia a lui).

Tommaso d’Aquino. Summa theologica.
Tommaso d’Aquino. Summa theologica.

Lugduni (Lione), 1738. Frontespizio.

Confucius Sinarum philosophus, sive Scientia Sinensis Latine exposita.
Confucius Sinarum philosophus, sive Scientia Sinensis Latine exposita.

Parigi, 1687.

Il Chou-king, uno dei libri sacri dei Cinesi.
Il Chou-king, uno dei libri sacri dei Cinesi.

Parigi, 1770. Frontespizio.

Il Chou-king, uno dei libri sacri dei Cinesi.
Il Chou-king, uno dei libri sacri dei Cinesi.

Parigi, 1770. Segnalibro senza testo, incollato.

Corano. Il Corano, comunemente detto l’Alcorano di Maometto.
Corano. Il Corano, comunemente detto l’Alcorano di Maometto.

Londra, 1734. Frontespizio.

Corano. Il Corano, comunemente detto l’Alcorano di Maometto.
Corano. Il Corano, comunemente detto l’Alcorano di Maometto.

Londra, 1734.
In alto sul segnalibro: «Dio / è l’essere eterno / non ha né figli / né padre. Nulla / è simile / a lui».

Sono altresì presenti libri sacri di altre religioni, in particolare quello dello zoroastrismo, l’Avesta (Zend-Avesta, opera di Zoroastro. Parigi, 1771, tre volumi con note a margine: BV 9-256). Nella prefazione il traduttore, il celebre orientalista francese Abraham Hyacinthe Anquetil-Duperron, narra il suo viaggio in India e le tradizioni dei Parsi ignicoles, di cui L’Avesta era il libro sacro. L’autore della prefazione scrive che ha visitato il tempio del fuoco, e Voltaire, inserendo in questo punto un segnalibro, annota: «Entra nel tempio del fuoco di Derimer».

La biblioteca contiene anche uno studio sull’antica religione del manicheismo (Beausobre I. Storia critica di Manès e del manicheismo. Amsterdam, 1734-1739: BV 2–217). Tanto lo zoroastrismo quanto il manicheismo ritenevano che la lotta tra il bene ed il male, tra la luce e le tenebre, fosse il principio dell’universo.

Zend-Avesta, opera di Zoroastro (Zarathustra).
Zend-Avesta, opera di Zoroastro (Zarathustra).

 Parigi, 1771. Frontespizio.

Zend-Avesta, opera di Zoroastro (Zorathustra).
Zend-Avesta, opera di Zoroastro (Zorathustra).

Parigi, 1771.
In alto sul segnalibro: «lui / entra / nel tempio / del fuoco di Derimer».

de Beausobre, Isaac. Storia critica di Manicheo e del manicheismo. Т. 1-2.
de Beausobre, Isaac. Storia critica di Manicheo e del manicheismo. Т. 1-2.

Amsterdam, 1734-1739. Frontespizio.