L’undicesimo convegno delle Letture voltairiane, «Voltaire, la letteratura e la società russe», si è tenuto il 5 e 6 novembre 2015, nell’ambito dell’Anno della letteratura in Russia. Organizzato dalla Biblioteca nazionale di Russia (BNR) e dalla Società storica petroviana, il convegno è stato inaugurato dal Direttore della BNR, Anton Likhomanov, dal Console generale francese Thibaut Fourrière e dal Console generale svizzero Michel Failletaz.
Le relazioni, presentate da storici russi e francesi della letteratura, sono state consacrate agli episodi censori circa le Opere di Voltaire, alla riflessione sull’opera e la personalità di Voltaire nelle lettere moderne russe (il romanzo di Vassily Axionov À la Voltaire), alla diffusione dell’Edizione di Kehl in Russia, alle traduzioni delle sue tragedie e ad altre testimonianze dell’interesse manifestato nei confronti delle sue opere, alle discussioni linguistiche russe di inizio XIX secolo, che hanno arruolato Voltaire nella lotta contro la francomania, alle particolarità dell’uso dell’immagine dei russi da parte di Voltaire (il poema Il russo a Parigi), e ad altri argomenti. I ricercatori dell’Istituto di letteratura russa (Casa Puskin), del Museo di Peterhof e del Cento culturale di Tsarskoye Selo hanno preso parte ad un dibattito sul fenomeno del «voltairianesimo» in Russia.
Il programma scientifico del convegno è stato affiancato dalla rappresentazione di numerosi eventi teatrali. La prima giornata si è conclusa con lo spettacolo del teatro dell’Università di San Pietroburgo «À qui va revenir Voltaire», che racconta la storia del suo amore con Émilie Du Châtelet (Ekaterina Kovaleva, Mikhail Klimenko), e la seconda giornata, aperta dalla recitazione delle poesie di Voltaire da parte di una classe della Scuola 392, si è conclusa con lo spettacolo «Voltaire a Le Delizie» (una pièce di Gérard Gruszka messa in scena da François Jacob, Direttore dell’Istituto e Museo Voltaire di Ginevra).
Quest’ultimo spettacolo è stato preceduto da un concerto dell’ensemble «Solisti di Caterina la Grande» (Direttore André Réchétine) e dalla recitazone di poesie russe e francesi del XVII e XVIII secolo (Daniil Vedernikov).
Le mostre che tradizionalmente accompagnano le Letture voltairiane sono state basate nella circostanza sulla presenza di Voltaire sulla scena teatrale russa («Tutti i generi sono piacevoli, tranne il genere noioso») e su «I nomi russi nella Biblioteca di Voltaire», a testimonianza dei contatti del patriarca di Ferney con i letterati russi.